domenica 21 dicembre 2014

Tribù arabe

Tribù arabe

I popoli arabi sono stati suddivisi per lignaggio in tre gruppi:

1) Gli arabi estinti (al-`arab al-Bā’īdat): Della loro storia si sa poco. Da essi discendono gli `ād, i Thamūd, i
asam, i Jadīs, gli `imlāq, gli Umaym, i Jurhum, gli Aûr, i Wabār, gli `Abīl, i Jāsm, gli aramawt, e altri.

2) Gli arabi purosangue (al-`arab al-`āribat): Ebbero origine dalle progenie di Yašjub ibn Ya`rub ibn Qa
ḥṭān. Essi sono detti arabi qahtanianiti (al-`arab al-Qaḥṭānīyat).

3) Gli arabi d'adozione (al-`arab al-Musta`ribat): Ebbero origine dalle progenie di Isma`īl (`alaīhi as-Salam). Essi sono detti arabi adnanianiti (al-`arab al-`adnānīyat).

Gli arabi purosangue (al-`arab al-`āribat), il popolo di Qa
ḥṭān, originariamente vivevano nello Yaman, e comprendevano svariati clan, due dei quali divennero celebri:

a.
imīar: Tra questi, i più conosciuti furono Quā`at, as-Sakāsik e Zaīd al-Jamhūr.

b. Kahlān: I più conosciuti dei quali furono Hamdān, al-Aš`ar,
ī'i, Madhij, Lam, Juduām, `āmlat, awlān, Ma`āfir, ‘Anmār, al-‘Azd (i discendenti dei Jafnat, i re dell'antica Siria).

Le genti di Qa
ḥṭān emigrarono dallo Yaman e giunsero a popolare le diverse parti della penisola arabica, quando non riuscirono a fronteggiare i romani, e a causa delle pressioni che questi esercitavano lungo le vie marittime e le principali rotte commerciali terriere, a seguito dell'occupazione dell'Egitto e della Siria.

Si dice che emigrarono dopo il diluvio, allorquando le colture e il bestiame andarono in malora, dopo che il commercio fallì, e persero tutti i mezzi di sostentamento. Ciò si evince anche dalle seguenti āyāt del Qur’ān:

{
‏لَقَدْ كَانَ لِسَبَإٍ فِي مَسْكَنِهِمْ آيَةٌ جَنَّتَانِ عَن يَمِينٍ وَشِمَالٍ كُلُوا مِن رِّزْقِ رَبِّكُمْ وَاشْكُرُوا لَهُ بَلْدَةٌ طَيِّبَةٌ وَرَبٌّ غَفُورٌ فَأَعْرَضُوا فَأَرْسَلْنَا عَلَيْهِمْ سَيْلَ الْعَرِمِ وَبَدَّلْنَاهُم بِجَنَّتَيْهِمْ جَنَّتَيْنِ ذَوَاتَى أُكُلٍ خَمْطٍ وَأَثْلٍ وَشَيْءٍ مِّن سِدْرٍ قَلِيلٍ ذَلِكَ جَزَيْنَاهُم بِمَا كَفَرُوا وَهَلْ نُجَازِي إِلَّا الْكَفُورَ وَجَعَلْنَا بَيْنَهُمْ وَبَيْنَ الْقُرَى الَّتِي بَارَكْنَا فِيهَا قُرًى ظَاهِرَةً وَقَدَّرْنَا فِيهَا السَّيْرَ سِيرُوا فِيهَا لَيَالِيَ وَأَيَّامًا آمِنِينَ فَقَالُوا رَبَّنَا بَاعِدْ بَيْنَ أَسْفَارِنَا وَظَلَمُوا أَنفُسَهُمْ فَجَعَلْنَاهُمْ أَحَادِيثَ وَمَزَّقْنَاهُمْ كُلَّ مُمَزَّقٍ إِنَّ فِي ذَلِكَ لَآيَاتٍ لِّكُلِّ صَبَّارٍ شَكُورٍ‏}‏ ‏[‏سورة سبأ‏:‏ ١٥ ‏:‏ ١٩ ‏]‏

(V. Sūrat Sabā, 15-19)

Naturalmente, la concorrenza tra Kahlān e
imyar portò all'evacuazione del primo, e all'insediamento nello Yaman da parte del secondo.

Gli emigranti di Kahlān possono essere suddivisi in quattro gruppi:

1. Gli 'Azd: Sotto la guida di `imrān ibn `Amru Muzaīqyā', si recarono nello Yaman, inviarono dei pionieri, e infine si diressero verso Nord e verso Est.

2. La
m e Juduām: Si trasferirono a Nord Est. Tra questi v’era Nar ibn Rabī`at abu al-Malūka al-Munādhirat di Hīrat.

3. Banū
āyy': Emigrarono al Nord, fino a stabilirsi nelle montagne di ‘Ajā’ e Salmā, che furono poi dette appunto montagne ayy’.

4. Kindat: Che abitavano nel Ba
raīn ma furono espulsi ad aramaūt e Najd, dove istituirono un forte governo, ma non per molto, e tutto il gruppo presto svanì.

Un altro clan di
imīar, noto come Quā`at, si spostarono nello Yaman e si stabilirono a Samāwat, ai confini dell’`Irāq a Nord Est dell’altipiano dell’ijāz.

(al-`arab al-Musta`ribat) fecero ritorno nella patria del loro progenitore Ibrāhīm (`alaīhi as-Salam) in una città chiamata ‘Ar vicino a Kūfat, sulla riva occidentale del fiume al-Farāt (Eufrate) in `Irāq. Gli scavi portarono alla luce i resti della grande città, da cui emersero anche alcuni dettagli sulla famiglia di Ibrāhīm (`alaīhi as-Salam), sulla religione e le circostanze sociali dell’epoca.

È noto che Ibrāhīm (`alaīhi as-Salam) emigrò ad
ārrān, e successivamente in Palestina, dove fece la sede del suo messaggio. Girò per tutta area. Quando andò in Egitto, il faraone tentò di maltrattare sua moglie Sarāh, ma Allāh la salvò e il malvagio piano del faraone gli si ritorse contro. Egli giunse così a riconoscere la sovranità di Allah e ad avvicinarsi a lui, e rese sua figlia Hājar al servizio di Sarāh, ma Sarāh diede Hājar ad Ibrāhīm come moglie.

Ibrāhīm (`alaīhi as-Salam) ritornò in Palestina dove Hājar partorì Isma`īl. Sarāh divenne gelosa di Hājar, così da costringere Ibrāhīm ad allontanare Hājar e il suo bambino dalla casa, e questi li condusse su una collina dell’
ijāz, presso la Sacra Casa, esposta alle inondazioni provenienti da da ponente e da levante. Scelse per loro un luogo sotto un albero presso Zamzam vicino alla parte superiore della Moschea di Makkah dove non c’erano né persone né acqua. Ritornò in Palestina e qualche giorno dopo si recò dalla moglie e dal figlio con alcune provviste e un vaso d’acqua. Anzitempo si esaurirono le provviste di acqua e gli alimenti ma grazie al favore di Allāh l’acqua prese a sgorgare sostenendoli per diverso tempo. La storia della primavera di Zamzam è nota.

Un altra tribù yemenita, Jurhum la seconda, si stabilirono a Makkah con il permesso della madre di Isma`īl. Si disse che essi vivessero precedentemente nelle valli attorno alla Makkah. Viene riportato da al-Bu
ārī, che costoro giunsero a Makkah dopo Isma`īl, e prima che egli diventasse adulto, nonostante fossero passati lungo quella valle già precedentemente.

Ibrāhīm (`alaīhi as-Salam) ebbe ad viaggiare verso Makka svariate volte; non sappiamo ancora il numero esatto di questi viaggi, ma alcune fonti storiche parlano di quattro volte.

Allāh (Sub
ānahu wa-Ta`āla) narra nel Qur’ān al-Karīm che Ibrāhīm vide, in sogno, che stava sacrificando Isma`īl, cosi che egli rìspettò tale ordine:

{
‏فَلَمَّا أَسْلَمَا وَتَلَّهُ لِلْجَبِينِ وَنَادَيْنَاهُ أَنْ يَا إِبْرَاهِيمُ قَدْ صَدَّقْتَ الرُّؤْيَا إِنَّا كَذَلِكَ نَجْزِي الْمُحْسِنِينَ إِنَّ هَذَا لَهُوَ الْبَلَاء الْمُبِينُ وَفَدَيْنَاهُ بِذِبْحٍ عَظِيمٍ‏} ‏ ‏[‏الصافات‏:‏ ١٠٣ ‏:‏ ١٠٧ ‏]‏

Quando poi entrambi si sottomisero, e lo ebbe disteso con la fronte a terra, Noi lo chiamammo: «O Ibrāhīm! Hai realizzato il tuo sogno. Invero noi ricompensiamo coloro che fanno il bene. Questa è davvero una prova evidente». (Sūrat a
-āffāt, 103-107)

Nella Genesi si dice che Isma`īl era più giovane di Is
āq di tredici anni, e il contesto in cui avvenne la storia del sacrificio indica che il sacrificio dovette avvenire prima della nascita di Isāq, e che l’evento in cui Allāh promise ad Ibrāhīm che gli avrebbe concesso un altro figlio avvenne successivamente.
Questa storia narra di almeno un viaggio, avvenuto prima che Isma`īl diventasse adulto. Gli altri tre viaggi sono stati riportati da al-Bu
ārī, da Ibn `abbās. In sintesi:

Quando Isma`īl (`alaīhi as-Salam) divenne adulto, apprese l’arabo dai Jurhum; essi lo ammiravano, e gli diedero in sposa una delle loro donne, subito dopo la morte della madre. Avendo il desiderio di vedere sua moglie e suo figlio nuovamente, Ibrāhīm ci recò a Makkah dopo il matrimonio di Isma`īl, ma non lo trovò in casa. Chiese allora alla moglie di Isma`īl di informarlo circa la situazione del marito. Ella lamentò il fatto che fossero poveri, così Ibrāhīm la esortò affinchè dicesse a Isma`īl di cambiare domicilio. Isma`īl una volta appreso il messaggio, divoziò da sua moglie e convolò a nozze con la figlia di Mu
ā ibn `amrū, capo del clan dei Jurhum.

Ancora una volta Ibrāhīm (`alaīhi as-Salam) tornò a trovare suo figlio, ma ancora una volta non lo trovò in casa. Fece alla seconda moglie di Isma`īl la stessa domanda, alla quale ella risposte ringraziando Allāh. Ibrāhīm la esortò affinchè dicesse a Isma`īl di mantenere il suo domicilio, e se ne tornò in Palestina.

Una terza volta Ibrāhīm (`alaīhi as-Salam) tornò a Makkah e trovò suo figlio Isma`īl che affilava una freccia sotto un albero nei pressi di Zamzam. L’incontro, dopo un così lungo periodo di tempo, fu molto pregnante per un padre tanto affettuoso e un figlio così giusto e probo. Questa volta costruirono la Ka`bah, eressero le sue basi, e Ibrāhīm permise alle persone di fare l’hajj, come gli fu ordinato da Allāh. 



Continua ...

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